Prima lezione sull'interpretazione (PC n. 35)
Questo lavoro tratteggia una teoria analitica e realistica dell’interpretazione. Analitica, nel senso che il suo metodo è l’analisi logica del linguaggio dei giuristi. Realistica, nel senso che, da un lato, sostiene che il diritto è indeterminato e, dall’altro, raffigura l’interpretazione (specialmente giudiziale) come un’attività intrinsecamente discrezionale.
Nella prima parte, si introducono le distinzioni fondamentali tra: interpretazione “in astratto” e “in concreto”; interpretazione cognitiva, decisoria, e creativa; interpretazione in senso stretto e costruzione giuridica.
Quest’ultima distinzione riveste una importanza speciale: l’interpretazione in senso stretto consiste nell’attribuire significato a un testo normativo, mentre la costruzione giuridica consiste (essenzialmente) nel formulare norme nuove, che si pretendono implicite nell’ordinamento.
Nella seconda parte, si analizzano, nella loro struttura logica, le più diffuse tecniche argomentative, mediante le quali i giuristi sono soliti giustificare le loro operazioni interpretative e costruttive.
Collana Piccole Conferenze
RICCARDO GUASTINI
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