Canti barbaricini
Di volta in volta visionari, musicali, eloquenti, i Canti barbaricini restano un'opera di eccentrica collocazione: Sebastiano Satta (1867-1914), poeta italiano di Barbagia, avvocato dei banditi e socialista del cuore, adattò tradizione letteraria tardo-ottocentesca e tradizione barbaricina accordando isola e continente nel suo unico grande "sogno": il superamento di barriere di dolore e di incomprensione, in nome di una superiore "Giustizia" per la quale si possano abbandonare persino gli antichi, venerati costumi. Nati agli albori del nuovo mondo industriale, i versi dei Barbaricini ci riconducono un tempo ancestrale e remoto, tra la cupa solitudine del bandito, il silenzio solenne del pastore, l'insidiata innocenza dei bambini, l'inconsolabile dolore delle madri; ma intanto ci chiamano a sentire, da lontano, la fanfara della Storia che avanza. A tutto ciò Sebastiano Satta intonava un canto fiero e dolente nella disperazione del vitalismo e delle passioni che forse solo i campi d'asfodelo della sua Barbagia riescono, ancor oggi, a cancellare.
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Presentazione "La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi" - Libri in piazza Castrocaro Terme
Giovedì 07 luglio 2022
ore 21.00 Castello delle Guardie, Castrocaro Terme e Terra del Sole
Presentazione "La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi" - Centro di Documentazione e Studi delle Donne di Cagliari
Venerdì 01 luglio 2022
ore 18.30 sala "Eleonora d'Arborea"
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