Espressioni letterarie dell'insegnamento di S. Teresa de Avila
Ricordi dunque, poeticamente rivissuti ed espressi, ma quale il loro intento? Gli scritti teresiani vogliono essere effusione lirica di un sentimento che invade l'anima e sembra non poter essere contenuto in un cuore ebbro e gemente? Esaltazione amorosa della divinità? O semplicemente relazione, cronaca di avvenimenti eccezionali? Ognuna di queste domande può avere una risposta affermativa quando si pensi alle Exclamaciones del alma a Dios, in cui le parole paiono sopraffatte dall'empito lirico, o quando si leggano le Moradas, in cui l'anima si congiunge a Dio nel matrimonio mistico, o, infine, quando si ricordino alcuni meditati passi del Camino de Perfeccion o dei Conceptos resi con oggettiva compostezza. La verità di tali risposte fa nascere il dubbio che esista un unico motivo determinante che assommi tanti distinti atteggiamenti. Santa Teresa, infatti, non vuole fare una cronaca o una lirica, ma desidera soprattutto insegnare, seguendo l'indirizzo proprio della letteratura mistica. Insegnare la via e i mezzi per raggiungere la perfezione.
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