Il Torchio fra «Palco» e «Tromba»
Questo saggio vuole proporre un quadro di un mondo che viveva della produzione e circolazione del libro nella seconda metà del XVIII secolo. L'ambiente è quello della città di Livorno. L'uso di fonti di diversa natura ha consentito di ricostruire l'attività di alcuni centri tipografici-librari locali, i cui gestori, talvolta uomini di lettere e di profonda cultura, talvolta semplici imprenditori ma non per questo disinteressati ai contenuti culturali, erano soliti "muoversi" tra l'esercizio della stampa, la conduzione dell'asta pubblica e la direzione del teatro cittadino. Livorno, còlta nel suo dinamismo commerciale e nella sua variegata composizione demografica, fa da sfondo alle vicende di questi singolari personaggi, dei loro collaboratori, dei "capitalisti" e di tutti coloro che in qualche modo si trovavano coinvolti nei mestieri del libro. L'analisi delle norme che disciplinavano la censura, senza dubbio qui più flessibile che altrove grazie alla politica di Pietro Leopoldo, ha permesso di far luce sul ruolo svolto dagli uomini preposti al controllo della stampa e sulle relazioni che il mondo illuminista non esitò a stabilire con gli stampatori labronici, affidando loro scritti che difficilmente avrebbero potuto vedere la luce altrove. Un fascio di luce viene inoltre gettato sulla produzione libraria, estremamente variegata, sul mercato del libro, sull'"universo" dei lettori e sulla pratica del nolo, assai diffusa a Livorno, come modalità per una più facile ed economica fruizione del testo.
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Rassegna stampa
Eventi
Presentazione "Canti per il popolo" - Fondazione il Fiore
Mercoledì 08 giugno 2022
ore 16.30 - Fondazione il Fiore, Vecchio Conventino, Sala Masaccio - Firenze
Olympe de Gouges (1748-1793): diritti, cittadinanza, libertà - Università di Cagliari
Lunedì 23 maggio 2022
ore 15.30-17.00 - Facoltà di Studi umanistici, Dip. di Pedagogia, Psicologia, Filosofia - Università di Cagliari
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