Flamenca
Una nuova edizione critica, ampiamente commentata, del più pregevole fra i non molti testi narrativi in antico occitano, l’ipercolto e argutissimo romanzo in distici di octosyllabes noto col titolo di Flamenca, composto forse negli anni Quaranta del XIII secolo. Le mutilazioni e le alterazioni dell’unico manoscritto superstite non compromettono l’intelligenza e la godibilità di questa raffinata opera, fruibile a più livelli magistralmente architettati: dalla messa in scena di una divertente storia di folle gelosia e di corna ben congegnate e ben riuscite in barba a tutte le precauzioni, alla sofisticata rielaborazione di motivi topici e di riferimenti letterari e simbolici, alle allusioni politiche in direzione anticapetingia, possibile causa, queste, della scarsissima diffusione di uno dei capolavori della letteratura medievale. All’edizione si accompagna una scorrevole traduzione in prosa; un nutrito glossario completa il volume.
Une nouvelle édition critique, accompagnée d’un ample commentaire, d’une traduction italienne et d’un nourri glossaire du Roman de Flamenca, à juste titre consideré l’un des jouyaux de la littérature médiévale. Très cultivé et plein d’ésprit, l’auteur, qui travaille peut-être dans les années Quarante du XIIIe siècle, bâtit une œuvre à l’architecture parfaite, que l’on peut lire et jouir à plusieurs niveaux: sur le canavas d’une amusante histoire d’amour, de jalousie et d’adultère qui se balance entre le fabliau et le conte courtois, surgissent presque à chaque vers, mais sans jamais alourdir l’atmosphère, des références littéraires et symboliques; le roman est parsemé aussi d’allusions politiques anti-capétiennes (à partir du nom du jaloux ridicule, le puissant Archimbaut de Bourbon, fidèle de la famille royale), ce qui peut expliquer son peu de circulation malgré sa beauté.
ROBERTA MANETTI
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